domenica 21 agosto 2011

"Tutti uguali e tutti diversi"

C’era una volta la guerra.
Le persone non erano in grado di comunicare
di confrontarsi e di scambiarsi informazioni.
Non erano in grado di farsi conoscere
perché nemmeno loro si conoscevano davvero.
La diversità ha sempre fatto paura
e la paura ha fatto sempre modo e maniera
che chi la provava si sentisse più debole
e per paura di essere attaccato
finisse con l’attaccare.
Tutti divisi dalle differenze
vere o presunte,
proprie o indotte.
I popoli cercavano di isolarsi
per rimanere solo con i propri simili
e poi cercavano di distinguersi
di non seguire la massa omogenea
che loro stessi avevano voluto.
Respingevano e rifiutavano i diversi
e poi facevano di tutto per cercare di esserlo a propria volta.
Il mondo è bello perché è vario
ed è una sacrosanta verità.
Oggi possiamo parlare
con chiunque
possiamo muoverci ed andare
ovunque.
Possiamo verificare di persona com’è il mondo
senza paura degli sconosciuti
con la curiosità e la voglia
di incontrare qualcosa e qualcuno
che non conosciamo
per conoscerlo ed ogni volta
conoscere meglio noi stessi.
Siamo tutti uguali e tutti diversi.
Possiamo restare dove siamo e sentirci a casa.
Possiamo spostarci di poco
e poi tornare là dove apparteniamo.
Possiamo fare giri immensi, quasi infiniti
e poi tornare ancora a casa.
Sentirci cittadini del mondo e conservare le nostre radici
dove siamo nati o dove siamo a casa
ovunque la vita decida essa sia.