domenica 1 aprile 2012

Abissi

Come negli abissi dell'oceano,
piu' si sprofonda,
piu' il buio diventa scuro,
nero ed impenetrabile.
Si perde qualsiasi punto di riferimento,
l'orientamento svanisce.
Il gelo intorpidisce i sensi
e la pressione aumenta,
diventa insostenibile
e stritola qualunque cosa.
Inermi ed impotenti
si conserva un'unica speranza,
un'unica triste e consolante ambizione:
urtare il fondo.
Cercare conforto nell'illusione
che dopo la fine,
dopo essere giunti
al capolinea del peggio,
ci sia un nuovo inizio,
la prima pagina
di una nuova storia
da scrivere.

Ferite gratuite, doni per la Vita

A volte
nella Vita
subiamo nostro malgrado
cose che ci sorprendono,
ci sconvolgono, ci turbano,
ci scuotono, ci distruggono.
Ci lasciano sgomenti,
atterriti,
increduli, inermi,
annullati.
Sono cose che mai
avremmo immaginato,
che mai
ci sarebbero passate per la testa,
che mai avremmo pensato
potessero succedere
nella nostra Vita così... normale.
Non ce le siamo andate a cercare
eppure
qualcuno ha deciso di imporcele
e ci troviamo, nostro malgrado,
a doverle affrontare.
Senza idee, senza strumenti,
senza forze, senza soluzioni.
Non si risolvono,
non si cancellano,
non si può fare nulla se non
rassegnarsi al fatto
che siano entrate a far parte
della nostra Storia,
del nostro Viaggio.
Paura, tristezza,
rammarico, devastazione,
sulle quali mettere
la maschera più bella
e più forte che abbiamo,
quella col sorriso
che rassicura
e che col tempo, forse,
rassicurerà anche noi.
Imparare a conviverci,
ad andare oltre,
con il Cuore
che gronda di Sangue
e l'Anima candida
che lacerata tampona le ferite
nascosti dentro l'armatura
che si mostra lucente
e che diventa sempre più spessa
e pesante da portare
ma senza la quale
non sarebbe più possibile trovare
la forza ed il Credo
di tenere insieme tutto,
di stare dritti in piedi,
con la testa sollevata
quanto basta
per costringere gli occhi
a cercare l'orizzonte,
per non perderlo di vista
e continuare, ancora,
sempre e comunque,
a Vivere.