Mentre lo racconto mi rendo conto 
di non esser certo che si trattasse 
di uno scherzo di buongusto 
o fosse solo uno scherzo di cattivo gusto
davvero pessimo gusto direi.
Non saprei.
Intanto resto col naso in su 
e guardo il cielo come se 
mi aspettassi che da un momento all’altro 
qualcuno si affacciasse.
Mentro lo penso mi rendo conto 
che se succedesse 
e qualcheduno mi chiedesse “Dica…?” 
non saprei che dire, che chiedere, che volere 
che se qualcuno si affaccia e chiede 
“Dica…?” 
non puoi mica dire “aspetta non saprei…”, 
“ci penso un attimo, torna dopo…”
e voltandomi “sai che ti dico, passa avanti tu” 
e ancora alla faccia che si affaccia 
“io intanto ci penso un momento, 
faccio un giro e dopo torno…
Aspettami. 
Caso mai fatti un giro e torna dopo, 
basta che torni, 
oh però torna 
che qualche cosa da chiedere 
ce l’ho, 
devo proprio chiederti una cosa, 
ora non so bene che cosa 
ma c’è, ti giuro che c’è…”
No, mi sa di no.
Allora aspetta, non ti affacciare ora, no…
Allora aspetta che questa sera me la cavo da me
anche senza, senza di te.
Si fa per dire, tanto so 
che sai che cosa voglio dire, 
che cosa intendo, 
oh non ti offendere eh?
Stasera vivo da me.
mercoledì 14 settembre 2011
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